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19 maggio 2016

Questa mattina presso Exposanità (Bologna) in occasione del convegno RUSAN (www.rusan.org), sono stati presentati i risultati della ricerca “Millennials e mondo del lavoro” alla presenza della ministra per la Semplificazione e la PA Marianna Madia.

Dallo studio presentato, che mette insieme e confronta le più recenti ricerche fatte su questo tema in Italia e nel mondo industrializzato, emerge un quadro piuttosto preoccupante del rapporto millennials (cioè la generazione di persone comprese fra i 16 e i 36 anni) e lavoro.

Infatti da un lato l’Italia è in ritardo rispetto all’occupazione dei giovani nelle aziende (solo il 22% degli occupati sono millennials contro per esempio il 29% di UK) dall’altro i (pochi) giovani occupati sembrano non essere per niente soddisfatti del loro lavoro (il 29% di loro è scontento dell’attuale lavoro; il 44% è scontento della retribuzione inadeguata, 2 su 3 programmano di cambiare lavoro).

Ma il profilo che esce dalla ricerca non è quello di una generazione rassegnata, tutt’altro, i giovani sono assetati di apprendimento, vogliono crescere velocemente, ricercano un feedback continuo dai propri superiori, sono mobili e pronti a muoversi (il 61% è disponibile ad espatriare ed il 7% lo farà già nel 2016), accettano lavori anche di qualifica più bassa o non retribuiti pur di potere entrare nel mondo del lavoro (25% di loro), ricercano organizzazioni che siano in sintonia con i propri valori, sono evoluti tecnologicamente e desiderosi di dare subito un contributo importante.

Piuttosto sembrano essere le organizzazioni (e i loro capi) non preparate ad interagire efficacemente con questa generazione di lavoratori così differente da quelle che l’hanno preceduta; del resto sono i primi digitali-nativi, abituati ad avere tutte le informazioni a disposizione ed alla velocità di un clic.

Il prof. Marco Rotondi ha quindi concluso la presentazione della ricerca fornendo alcune indicazioni di buone pratiche per costruire ambienti lavorativi adatti ad accogliere e motivare anche questa generazione di lavoratori secondo il modello consolidato del Wellness Organizzativo®.