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Baldetti G., Ghezzi G., Chiringhelli C., Nacamulli C.

Franco Angeli, Milano
2015

Sostenere che nelle organizzazioni si deve apprendere soprattutto attraverso il fare significa accettare l’idea che sbagliando s’impara. Al contrario, sottolineare l’emergere, nel mondo attuale, di organizzazioni in cui l’incertezza e il rischio connesso all’attività produttiva è ingente significa che sbagliare (per imparare) non è affatto consentito perché sarebbe troppo elevato il costo dell’errore. In questo libro si individua un percorso che consente di superare questo paradosso mettendo in evidenza come, da tempo, le organizzazioni ad alta affidabilità riescono ad abbinare un contesto ad alto rischio con processi di apprendimento realizzati all’insegna di “sbagliando s’impara”. Questo avviene puntando sulla valorizzazione di un particolare ambiente di apprendimento: le simulazioni complesse.

Il caso ENAV Academy, trattato diffusamente nel libro, rappresenta un laboratorio di particolare interesse entro cui le simulazioni per l’apprendimento risultano essenziali sia per la formazione di base sia per l’aggiornamento e il miglioramento continuo. Certo gli ambienti complessi di simulazione sono utilizzati e hanno un ampio potenziale non solo nelle attività di formazione del settore del trasporto aereo ma anche in quello delle organizzazioni che operano nei settori più svariati: adoperano le simulazioni gli ospedali e le organizzazioni militari e anche il mondo del business dove la maggiore volatilità ambientale e la grande diffusione del lean management hanno oggi aumentato straordinariamente il rischio di eventi imprevisti. Malgrado la diversità dei contesti applicativi, possono essere identificate delle linee guida generali per la progettazione di ambienti simulati che risultino capaci di “mettere in scena”, al di fuori dell’ambiente di lavoro, un contesto lavorativo verosimile entro cui risulti possibile imparare attraverso il fare senza però mettere in pericolo le persone e il buon funzionamento dell’organizzazione.