di Bruno Moretti e Daniela Genesio

Neurosystemics n° 3/2015

settembre 2015

Il settore dell’igiene ambientale, nonostante la crescente meccanizzazione di tante attività, è per sua natura “labour intensive”. La riforma del sistema pensionistico (per i lavoratori e lavoratrici “in peius”), il blocco pensionistico, la crisi economica congiuntamente al blocco assunzionale hanno di fatto bloccato il fisiologico turn over delle aziende operanti nel settore dell’igiene urbana elevando progressivamente l’età media dei dipendenti.

In Italia, peraltro, il processo demografico dell’invecchiamento è più accentuato che altrove (Giappone a parte) bassissimo livello di fecondità (1,4 figli a coppia) ed elevata aspettativa di vita (nel 2007 78, 7 anni per gli uomini e 84 anni per le donne). Come sottolinea l’Inail (Lavorare negli anni della maturità, Edizione 2013) ‘’Non si può sottovalutare la maggiore vulnerabilità dei lavoratori over 50 rispetto ai più giovani per:

  • ridotta forza muscolare
  • diminuita motilità delle articolazioni
  • aumento delle patologie del rachide
  • ridotta elasticità dei tessuti
  • ridotta tolleranza al caldo e al freddo
  • diminuita capacità visiva
  • diminuzione dell’udito
  • difficoltà di recupero tempi sonno/veglia..turni, lavoro notturno
  • perdita di memoria
  • capacità psicomotorie”.

Per active ageing o invecchiamento attivo si intende un processo finalizzato alla promozione della qualità della vita lavorativa delle persone over 55; l’active ageing favorisce la consapevolezza dell’invecchiamento e fa nascere atteggiamenti positivi verso l’invecchiamento.

I lavoratori over 55 diventano una risorsa non più una minaccia o un semplice costo. Da lavoratore anziano a lavoratore maturo. La cultura HR deve considerare l’età come uno dei tanti fattori di diversità (oltre a genere, orientamento sessuale, etnia, religione etc.) di cui prendersi cura secondo una filosofia inclusiva. La cura della salute nei luoghi di lavoro non deve essere solo focalizzata sulla prevenzione del rischio infortunistico, ma anche sulla promozione di buoni stili di vita, di una corretta alimentazione, di una buona attività fisica e mentale.

Gli interventi di Active Ageing possono essere sia preventivi che curativi; un efficace sistema di age management deve però tendere ad un approccio preventivo che duri tutta la vita.

L’invecchiamento nei luoghi di lavoro è da qualche anno nell’agenda delle Istituzioni della UE (“Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014–2020” – EU Strategic Framework on Health and Safety at Work 2014-2020 ). Nel settore dell’igiene urbana, l’Ente Bilaterale Rubes Triva è il promotore del progetto “Invecchiamento attivo sul luogo di lavoro”, strettamente collegato alle iniziative europee nel campo del miglioramento dell’ergonomia nonché della prevenzione comportamentale (stili di vita).

In AMIU Genova per gli over 50, nel 2014 è partito un progetto pilota realizzato in collaborazione con IEN che ha interessato in prima battuta, la popolazione degli impiegati tecnici e amministrativi (170 dipendenti); poi, una volta valutati i risultati, potrà essere esteso a tutta la popolazione aziendale. L’approccio è stato multidisciplinare:

  • nuovo protocollo sanitario per over 55 predisposto dai medici Competenti aziendali;
  • self assessment guidato dai medici competenti mediante somministrazione di un questionario “active ageing” finanziato al censimento degli stili di vita;
  • apprendimento di tecniche per migliorare la qualità della vita privata e lavorativa.

Il progetto si è svolto atraverso quattro moduli di aula:

  • il primo modulo tenuto da un medico del lavoro dedicato al self assessment sulle abitudini e gli stili di vita, ad una nuova valutazione dei rischi integrata dal fattore età e dalla definizione di un protocollo sanitario differente
  • il secondo modulo dedicato all’alimentazione corretta
  • il terzo modulo dedicato all’attività fisica e alla corretta postura
  • il quarto e ultimo modulo dedicato all’attività mentale ed alla qualità relazionale.

Gli step futuri previsti dall’azienda nell’ambito del progetto “Active Ageing – Sei active o ageing?” sono:

  • maggiore ergonomia diffusa;
  • miglioramento dell’ambiente di lavoro;
  • sorveglianza sanitaria mirata;
  • job rotation.

Bruno Moretti, Direttore Risorse Umane e Organizzazione presso AMIU

Daniela Genesio, Responsabile formazione AMIU