Neurosystemics n° 20/2022

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A parlare non è un’associazione umanitaria o un sindacalista ma Larry Fink, fondatore e amministratore delegato di BlackRock, il più grande fondo d’investimento americano che ha in gestione più di diecimila miliardi di dollari investiti nelle più importanti aziende americane ed europee; Fink, che è stato battezzato dal Financial Times “il re di Wall Street”, nella sua lettera annuale alle aziende in cui ha investito dice anche che “in tutto il mondo i dipendenti stanno chiedendo qualcosa di più ai loro datori di lavoro, incluse una maggiore flessibilità e mansioni più significative e le aziende che non si adeguano a questa nuova realtà e non danno seguito alle istanze dei loro dipendenti, lo fanno a loro rischio e pericolo”.

Del resto il fenomeno della Great Resignation lo dimostra: negli USA nel solo mese di marzo 2022 le dimissioni volontarie sono state pari al 3% degli occupati cioè 4,5 milioni di persone (in tutto il 2021 erano state 47 milioni); in Italia nel primo semestre del 2022 sono state 1,1 milioni le persone che hanno rassegnato le dimissioni con un aumento del 32% rispetto all’anno precedente (in tutto il 2021 erano state 2 milioni).

Forse è per questo che la Ferrari ha annunciato recentemente di aver conferito un premio di 12.000 euro ai suoi 4.500 dipendenti, per condividere gli eccezionali risultati realizzati dall’azienda nel 2021 (utile netto di 833 milioni, in crescita del 37% sul 2020, con i ricavi che per la prima volta superano la soglia di 4 miliardi e 11.155 consegne, in aumento del 22,3% rispetto al 2020).

In questo scenario di grande competizione per assicurarsi le persone giuste per i diversi business, le aziende devono creare ambienti di lavoro migliori e più orientati al benessere ed alla qualità della vita dei propri dipendenti. Ambienti che IEN ha chiamato di Wellness Organizzativo®. La realizzazione di tali ambienti, oltra a migliorare la situazione di lavoro delle persone che vi operano, produce anche grandi ritorni alle aziende stesse. Lo stesso Fink infatti ci dice che

“La nostra ricerca mostra che le aziende che hanno instaurato legami solidi con i loro dipendenti hanno registrato livelli più bassi di turnover e rendimenti più alti nel corso della pandemia e il turnover della forza lavoro fa aumentare le spese, abbassa la produttività ed erode la cultura e la memoria aziendale”; parola di capitalista!