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16 luglio 2014

Mercoledì 16 luglio si è svolto “WO: Wellness Organizzativo” l’evento organizzato dalla Bocconi Alumni Association Genova dedicato al tema del Wellness Organizzativo®.

All’evento è intervenuto Marco Rotondi, Presidente IEN e coautore insieme a Walter Passerini del libro “Wellness Organizzativo. Benessere e capitale umano nelle Nice Company”.

 Dopo una breve introduzione di Alberto Piscioneri della Bocconi Alumni Association Genova Rotondi è entrato subito nel vivo dell’argomento.

Siamo in un periodo storico caratterizzato da una forte crisi dei valori in cui sembra che ci sia una scorrelazione tra l’impegno ed il risultato, ci si sente più poveri, più insicuri e l’insoddisfazione serpeggia costantemente. Le persone hanno voglia di felicità e ricercano la soddisfazione sul lavoro.

Aumenta il numero di giovani che si dedicano al volontariato e sono sempre di più le persone che si avvicinano allo yoga e alla meditazione per raggiungere una accettazione di sé attraverso una maggiore consapevolezza della propria esperienza che comprende sensazioni, percezioni, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni.

Ecco allora che parlare di felicità, di ben-essere e delle sue possibili connessioni con  il lavoro e con ciò che il lavoro dovrebbe procurare risulta quanto mai attuale.

Rotondi ha citato il paradosso di Easterlin o paradosso della felicità che venne definito nel 1974 da Richard Easterlin, il quale evidenziò che nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza. Questo paradosso si può spiegare osservando che quando aumenta il reddito, e quindi il benessere economico, la felicità umana aumenta fino ad un certo punto, poi comincia a diminuire.

Se l’aumento del reddito di una persona non produce più un corrispondente aumento della sua percezione di felicità, allora occorre orientare la sviluppo futuro dell’economia verso nuove strade. Risulta quindi utile per le organizzazioni smettere  di parlare solamente di motivazione e incentivi economici e affrontare direttamente il tema della felicità o almeno del benessere e di una piena soddisfazione sul lavoro.

La nuova sfida che le aziende hanno davanti è quella di organizzarsi diversamente per diventare luoghi di lavoro felice, degli ambienti psico-fisico-organizzativo-relazionali tale da produrre soddisfazione e benessere (se non felicità) nelle persone che lavorano nell’azienda lungo tutto il processo di business.

Tale ambiente viene chiamato Wellness Organizzativo®. La caratteristica principale di un’azienda che vuole realizzare un proprio wellness organizzativo è quella di riuscire a creare un’esperienza multidimensionale di benessere sul lavoro per i propri dipendenti; affinché un ambiente organizzativo possa essere capace  di generare queste esperienze multidimensionali di soddisfazione sul lavoro deve prevedere un insieme di attività strutturate che coprano tutti i principali domini della percezione di soddisfazione e felicità delle persone sul lavoro. Questi domini sono:

  • ergonomics: le attività, le strumentazionu ed i metodi che consentono di sviluppare una cura  particolare nella progettazione e costruzione degli spazi lavorativi fisici dei dipendenti; –> ASCOLTA L’INTERVENTO SUL DRIVER ERGONOMICS
  • welfare aziendale: benefit, facilities e servizi alla persona pensati e forniti dalle aziende per diminuire le preoccupazioni dei propri lavoratori e migliorarne la qualità della vita (assistenze sanitarie integrative, check-up medici, asili, palestre…); –> ASCOLTA L’INTERVENTO  SUL DRIVER  WELFARE
  • HR process: i sistemi aziendali delle Risorse Umane (processi di selezione e inserimento, gestione per obiettivi, valutazione, percorsi di carriera, gestione del potenziale, formazione,…); –> ASCOLTA L’INTERVENTO  SUL DRIVER HR PROCESS
  • relationship: tutti i progetti, le attività e gli strumenti aziendali di ascolto organizzativo, comunicazione interna e socializzazione che sviluppano un clima di partecipazione  fra le persone e l’azienda; –> ASCOLTA L’INTERVENTO SUL DRIVER RELATIONSHIP
  • work learning place: le attività e gli strumenti che consento di valorizzare al massimo il posto di lavoro delle persone aumentandone il potenziale motivazionale e potenziare tutto il possibile contenuto di apprendimento che lo svolgimento di un job può contenere; –> ASCOLTA L’INTERVENTO SUL WORK LEARNING PLACE
  • leadership: l’utilizzo da parte dei capi di uno stile di guida efficace delle persone in modo che si sviluppi in loro la percezione diffusa di avere una management per cui vale la pena lavorare e l’esistenza di reticoli relazionali di qualità.