Il moltiplicarsi degli eventi di Merger & Acquisition, la crisi dei tradizionali modelli organizzativi, i frequenti cambi del top management sono solo alcune delle tendenze che stanno riportando in auge la figura del capo intermedio, dopo la sua progressiva eclissi a partire dalla fine degli anni Ottanta.
Il quadro vive quindi un’occasione unica come interprete diretto della strategia del vertice e raccordo con le funzioni esecutive. In tali prospettive il middle management è rillanciato come ultimo sense maker, in grado di ridare valore alla dimensione soggettiva nell’ambito dell’esperienza organizzativa: adattamenti, continuità, modifiche richiedono attenzione, ascolto, interpretazione, decisione. Ritorna così con un ruolo nuovo, salvifico, un vecchio amico che è da sempre accanto a noi: il capo intermedio.
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