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Aziende sanitarie che comunicano poco, che non utilizzano i social network e che prediligono i mezzi di comunicazione tradizionali per comunicare con i cittadini ed al loro interno. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca realizzata da MaCoSan©, il Master in Comunicazione aziendale Sanitaria dellʼUniversità di Pavia, in occasione del convegno “Comunicazione aziendale in sanità. Trend, rischi e opportunità” per mettere a fuoco il posizionamento della comunicazione nelle aziende sanitarie italiane.

Al convegno, svoltosi lo scorso 29 ottobre e promosso dallʼUniversità di Pavia, dalla Fondazione Collegio Universitario Santa Caterina da Siena, Med I Care, Istituto Europeo Neurosistemica in collaborazione con AGENAS, Quotidiano Sanità, RUSAN e Brandforum, hanno partecipato 150 professionisti della comunicazione provenienti da 45 aziende sanitarie locali, aziende ospedaliere, organizzazioni sanitarie e socio sanitarie del Nord e del Centro Italia.

Dalla ricerca sono emersi dati interessanti che evidenziano come la comunicazione aziendale in sanità venga affrontata frammentariamente e da poche persone: solamente nel 66% delle aziende esiste una figura professionale che coordina la comunicazione e nel 51% delle aziende le persone che dedicano una parte importante del proprio lavoro ad occuparsi di comunicazione sono meno di 5.

La struttura più diffusa in azienda che si dedica specificatamente della gestione dei processi di comunicazione è l’URP (presente nel 68% dei casi), seguito dalla Direzione Generale (53%) e dal Centro Unico di Prenotazione (53%) mentre solo il 9% delle aziende ha un Comitato di redazione che svolge questa funzione.

Emergono delle aziende sanitarie “tradizionaliste” che per comunicare con gli interlocutori esterni utilizzano strumenti di comunicazione tradizionali: giornali, periodici e sito internet (72%), seguiti da pubblicazioni e brochure (69%), conferenze stampa (67%) ed eventi su temi specifici (51%).

Solo il 10% si serve dei social network e solamente lʼ8% utilizza il Direct Mailing. Anche per comunicare internamente le aziende sanitarie prediligono gli strumenti tradizionali: posta elettronica (92%), sito internet aziendale (77%), bacheche (75%) e intranet (75%).

Globalmente la qualità della comunicazione interna realizzata dalle aziende sanitarie verso i propri dipendenti viene considerata buona ma solamente lo 0,9% degli intervistati la reputa ottima.

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