di Margherita Rotondi [1]

Neurosystemics n° 22/2023

L’Intelligenza Artificiale (IA) è ormai presente da diversi anni in un’ampia gamma di settori, supportando un numero crescente di professionisti nello svolgimento delle loro attività ordinarie e nello sviluppo strategico di quest’ultime. Con l’arrivo di Chat GPT (Generative Pre-trained Transformer) e il successo senza precedenti che ha avuto anche in Italia, siamo tornati a domandarci quale può realmente essere l’impatto e il valore che l’intelligenza artificiale e la tecnologia può avere nella nostra vita privata e lavorativa.
Lo sviluppo di questi strumenti sta sempre più rivoluzionando molti settori e quello delle risorse umane non è da meno. Sempre più aziende infatti, grazie a queste soluzioni, stanno migliorando la loro efficienza operativa, la precisione della selezione del personale, la formazione e la soddisfazione dei dipendenti.

La fase di selezione e assunzione del personale è fondamentale per qualsiasi organizzazione, ma spesso può richiedere molto tempo e sforzi. Con l’aiuto dell’IA le aziende possono semplificare questo processo. I chatbot di selezione del personale possono interagire con i candidati, rispondere alle loro domande e analizzare i loro profili per individuare le competenze e le qualifiche più adatte al ruolo richiesto.

L’integrazione dei nuovi dipendenti in azienda è un’altra area in cui l’IA può fare la differenza. I  chatbot di onboarding possono guidare i nuovi assunti nell’ambientarsi in azienda, fornendo loro in forma interattiva tutte le informazioni necessarie sulla cultura, l’organizzazione, i compiti e le procedure aziendali. Inoltre, anche nell’ambito dell’induction training l’IA può essere utilizzata per offrire corsi personalizzati per lo sviluppo professionale dei dipendenti, basati sulle loro specifiche esigenze. Ciò contribuisce a migliorare l’efficienza del processo di onboarding e la crescita professionale dei lavoratori.

L’IA può rendere poi il processo di valutazione delle prestazioni più oggettivo ed equo. I feedback chatbot possono raccogliere dati sui risultati dei dipendenti, performance organizzativa e feedback dei colleghi per generare valutazioni più accurate e dettagliate. Questo, inoltre, può avvenire in tempo reale consentendo così di ricevere sintesi valutative immediate che consentono di capire come migliorare continuamente le proprie prestazioni.

Anche nel supporto e nell’assistenza ai dipendenti l’IA può essere utilizzata per fornire un servizio più rapido ed efficiente. Gli helpdesk chatbot possono infatti rispondere a domande comuni sulle politiche aziendali, i benefit, le ferie e altre informazioni utili, manlevando così il personale HR dal dovere continuamente fornire ai colleghi risposte ripetitive e a volte anche non di stretta competenza.

Un ulteriore ambito in cui l’IA può dare un supporto consistente riguarda l’analisi di grandi quantità di dati per identificare tendenze, modelli e suggerimenti preziosi per l’azienda. Queste analisi possono aiutare le organizzazioni a prendere decisioni più informate riguardo alla gestione delle risorse umane, come ad esempio l’allocazione delle risorse, la pianificazione del personale e la retention dei talenti.

Questi sono solo alcuni esempi degli ambiti in cui l’intelligenza artificiale può essere applicata e fare la differenza nel mondo HR.
Sebbene queste soluzioni possano sembrare ad alcuni ancora molto futuristiche, in realtà le funzioni HR di numerose aziende hanno già avviato percorsi per il loro utilizzo e costruito strumenti ad hoc per rispondere alle loro specifiche necessità. Stiamo quindi già osservando come queste tecnologie stiano trasformando il modo in cui le aziende interagiscono con le persone ottimizzando i processi e migliorandone l’efficienza complessiva.
E’ però importante anche sottolineare come l’IA, come tutte le tecnologie, non sia né buona né cattiva ma dipenda dagli obiettivi e dalle modalità con cui viene utilizzata; essendo una tecnologia molto potente, se applicata scorrettamente, può quindi diventare un pericoloso strumento di controllo, accentramento e manipolazione; occorre quindi applicarla con etica, saggezza e responsabilità, magari rispettando criteri d’utilizzo riconosciuti internazionalmente in modo da poter garantire sempre il rispetto dei diritti di ogni dipendente e anzi svilupparne la crescita e l’autonomia professionale.

[1] Italy Recruitment Advisor in RINA